Il turismo è certamente uno tra i settori più colpiti dall’attuale pandemia di Covid-19. Come abbiamo precedentemente analizzato, il primo paese che ha visto un’importante ripresa dei flussi turistici interni è stato la Cina. Qui, la sinergia tra autorità locali, operatori privati e l’utilizzo di strumenti digitali hanno permesso di stimolare efficacemente il settore travel. Le organizzazioni sovranazionali, come UNWTO e UE, sono intervenute fornendo linee guida ai loro stati membri, tra cui l’Italia. Nel nostro paese, dove il turismo vale per il 13% sul PIL nazionale, quali misure sono state adottate finora?
Il decreto legislativo “Cura Italia” del 17 Marzo 2020 conteneva le prime misure pensate per salvaguardare il settore turistico, tra queste: l’estensione degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo, la sospensione dell’IVA per le strutture ricettive e, in aggiunta, iniziative di rilancio quali la programmazione di una campagna straordinaria di promozione dell’Italia nel mondo. Il successivo decreto legislativo “Rilancio Italia” del 19 Maggio 2020 ha stabilito l’esenzione dal pagamento della prima rata dell’IMU a beneficio delle strutture ricettive per l’intero anno 2020, nonché l’esenzione per i pubblici esercenti dal pagamento della tassa di utilizzo del suolo pubblico per il periodo estivo. Diversi sono stati anche i fondi istituiti a sostegno del settore, tra cui il Fondo per il turismo (con una dotazione di 50 milioni di euro destinati all’acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di strutture turistico-ricettive) e il Fondo di sostegno alle agenzie di viaggio, con una dotazione di 25 milioni di euro per l’anno 2020.
Per quanto concerne le misure di supporto ai cittadini, il decreto “Rilancio Italia” ha introdotto l’erogazione di un bonus del valore variabile, in base alla composizione del gruppo familiare, e destinato a famiglie con reddito inferiore ai 40.000 euro, come incentivo a trascorrere le vacanze in strutture ricettive del territorio nazionale. Nel tentativo di favorire ulteriormente i flussi interni, a tali misure è stata aggiunta la possibilità, per gli studenti universitari, di viaggiare gratuitamente per un mese sulla rete ferroviaria italiana, nonché l’ingresso gratuito a musei e siti archeologici. Infine, in materia di rimborso dei titoli di viaggio, è stata fissata a 18 mesi la validità dei voucher di rimborso per titoli di viaggio, soggiorni e pacchetti turistici.
Numerose sono state anche le iniziative intraprese dalle amministrazioni regionali. La regione Marche, per incentivare il proprio turismo interno, ha offerto dei bonus del valore di 50 € ad ogni cittadino marchigiano che decidesse di trascorrere almeno 2 notti in una struttura ricettiva situata in una provincia della regione diversa da quella di residenza. Ancora, a livello promozionale, la Regione Emilia-Romagna ha siglato una partnership con Veneto e Friuli per una campagna di promozione territoriale incentrata su uno spot destinato al mercato tedesco che attraverso una carrellata di vivaci immagini, mostra i 300 km di spiagge e le suggestive località delle tre regioni.
Un progetto digitalmente innovativo è rappresentato dall’app La Mia Liguria. Presentata lo scorso giugno, l’app si configura come un vero e proprio ecosistema digitale finalizzato alla promozione del territorio ligure, includendo oltre 2.500 esperienze tra proposte enogastronomiche, percorsi e contenuti originali. Si chiama invece “Sardinia”l’app recentemente sviluppata dalla Regione Sardegna nel tentativo di anticipare quelli che saranno i probabili trend turistici nella stagione post-pandemica. Disponibile a partire da questo mese, si tratta di uno strumento in grado di aiutare chi visiterà l’isola a creare percorsi di viaggio personalizzati, valorizzando ulteriormente i luoghi meno conosciuti della regione. Mappe, immagini in 3D, video e contenuti descrittivi saranno suggeriti agli utenti sulla base della loro età e dei gusti personali, con lo scopo di creare una community che consentirà ai turisti di condividere a loro volta contenuti ed esperienze.
Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo saranno, secondo la bozza di Recovery Plan approvata dal Consiglio dei Ministri del 12 gennaio, settori destinatari di circa 46 miliardi di euro del programma nazionale di ripresa. Da questa somma, 3.05 miliardi saranno dedicati al turismo 4.0, che ha il suo core nell’uso sistematico di innovazioni tecnologiche, e 2.40 miliardi saranno riservati alla valorizzazione di siti minori, aree rurali e periferie. Questi investimenti saranno sufficienti a colmare il gap tecnologico con altre destinazioni europee e internazionali? Quali iniziative dovranno avere la priorità?